Italiano: Macchina portatile con una struttura compatta. Il telaio è metallico, verniciato d'azzurro. Il lato posteriore è sagomato con righe verticali. La tastiera QZERTY presenta 43 tasti quadrati in plastica grigia, disposti su 4 file. Gli 86 caratteri sono montati sui martelletti riposanti nella cesta delle leve semicircolari. Una calotta asportabile copre la cesta delle leve e le due bobine portanastro. Il carrello è incastonato nel telaio della macchina senza nessuna sporgenza ad esclusione della manopola del rullo e della piccola leva per il movimento di ritorno sul lato sinistro. Nella parte posteriore del carrello sono imperniate due astine reggicarta a scomparsa.
- Modalità d'uso
L'abbassamento di un tasto aziona il cinematico e il martelletto portacaratteri scatta, colpendo il punto di battitura da posizione frontale. Il tasto delle maiuscole comanda l'abbassamento della cesta delle leve. L'inchiostrazione avviene mediante nastro inchiostrato inserito in un sollevanastro. Attraverso un sistema di scappamento, il carrello portacarta compie uno spostamento ad ogni battuta di tasto, permettendo la composizione di una riga. La scrittura è pienamente visibile
- Notizie storico-critiche
La Lettera 22 fu una delle macchine Olivetti di maggior successo. Come la di poco precedente Lexikon 80, la Lettera 22 fu tra le prime macchine per scrivere a combinare progettazione tecnica all'avanguardia con attenzione per il design. Dal punto di vista tecnico infatti la Lettera 22 raggiunse una estrema semplificazione del cinematico e dei meccanismi interni, tanto da ridurre il numero dei componenti a soli 240 pezzi. D'altro canto, le qualità artistiche della Lettera 22 vennero premiate nel 1954 col Compasso d'Oro e nel 1959 quando venne considerata dall'Illinois Technology Institute il miglior prodotto di design del secolo. Un modello di Lettera 22 è esposto inoltre nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.